venerdì 23 maggio 2014

Primo giorno

- DIARIO DI FRANCIS TH. CHESTERTON -

Abingdon, 23 maggio 17..

Inizio oggi  a tenere quel diario e quelle note che, spero, possano tornarmi utili in futuro. 
Tutti i preparativi che il viaggio comporterà sono stati portati a termine. So per certo che il vecchio Samuel si è lamentato e che di nascosto continua a farlo celando, dietro la fatica che ha comportato eseguire il compito di organizzare il tutto, la sincera tristezza nel vedermi partire. Caro Samuel, chissà se ci rivedremo.
La mattinata è passata velocemente se non fosse stato per l'incontro con il Reverendo Reynolds e le sue raccomandazioni. Ma sono sempre stato un devoto, coscienzioso e assiduo frequentatore della sua Chiesa, un'attento uditore delle sue omelie e credo, a ragione, che anche per lui si tratti di una penosa dipartita, la mia.
Il Signor Phillips invece mi ha fatto più volte sorridere e si è sincerato che mi sentissi pronto porgendomi più volte la mano. Non dimenticherò la sua schiettezza, i suoi consigli e quella dolce stretta al petto.
Tra poco meno di un'ora incontrerò invece Annie e quella pia donna di sua madre e tutto questo mi provoca già un certo senso di disagio.
Stasera ci sarà la cena dedicata ai saluti e tutta la famiglia sarà riunita compresi Henry e George che da tre giorni sono appositamente tornati. Sono sinceramente emozionato!
Sono felice ma non nego  di avere vaghi pensieri che mi portano con una certa soggezione a pensare a tutto quello che dovrò affrontare. Mi rincuora e mi dona coraggio il sapere (e me lo ripeto spesso) che, alla mia età, Don Giovanni d'Austria vinse i Turchi alla battaglia di Lepanto.








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