martedì 7 febbraio 2012

Vasca di deprivazione sensoriale


Partita a carte. Che il suo avversario, Lord W., bluffasse o meno, poco importava. Comunque, lui, stava perdendo. Con stile, certo, ma stava pur sempre buscandole. Tra una risata a denti stretti e un impercettibile fremito che gli scuoteva il viso, G., che era ricco ma che si era anche giocato molto, capì che la sua amata barca a fondo piatto era irrimediabilmente perduta. G. era fatto così. Poteva, spendeva. Sul lago di Srinagar, nel Kashmir, si era innamorato di un tipo di imbarcazione che usano le popolazioni locali. Ne aveva fatto replicare una e l'aveva trasformata in "houseboat" dotata di ogni comfort e poi aveva pensato bene di ormeggiarla a Saint Tropez. Alcune parti erano in Lonsdaleite superdura ed era dotata di una vasca di deprivazione sensoriale. A suo modo era un artista. W. ci aveva messo gli occhi sopra ed alla fine era riuscito a spuntarla. "E' inutile che tra noi giochiamo dei soldi...", disse e così G. aveva messo sul piatto la sua mirabile, fantasmagorica barca ed ora era lì a vederla passare di mano. W. vinse ma alcuni giorni dopo prese una decisione discutibile: salpò con la barca a fondo piatto per la Corsica. Purtroppo tale tipo di imbarcazione non era concepita per la navigazione in mare aperto e W., miseramente, affondò...

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